Approfondimenti
Si trovano nella parte posteriore della chiesa di San Lorenzo, la chiesa della famiglia Medici, e sono il loro luogo di sepoltura. La magnifica Cappella dei Principi, rivestita da splendide decorazioni di marmi e pietre dure, fu pensata come luogo di sepoltura dei Granduchi di Toscana. È inclusa nella visita anche la Sacrestia Nuova, conosciuta in tutto il modo perché progettata e realizzata da Michelangelo per le sepolture di Giuliano Duca di Nemours e di Lorenzo Duca di Urbino, rispettivamente figlio e nipote di Lorenzo il Magnifico.


Fu proprio in questi ambienti, che erano un tempo le officine dell’Opera, che Michelangelo scolpì la statua simbolo della città: il David, che doveva decorare l’esterno del Duomo. Per trasportarlo in piazza Signoria fu perfino necessario abbattere una parte del portone d’ingresso per farcelo passare attraverso.
Il museo, recentemente rinnovato e ampliato, raccoglie opere d’arte realizzate per la decorazione di Santa Maria del Fiore e del Battistero. Da segnalare un grande ambiente che riproduce la piazza del Duomo, con una ricostruzione della facciata e le originali porte bronzee del Battistero, realizzate da Lorenzo Ghiberti. Un altro fiore all’occhiello del museo è la Pietà Bandini di Michelangelo, lasciata da lui incompiuta.
Il palazzo deve il suo nome a Luca Pitti, ricco mercante fiorentino che a metà del Quattrocento ne decise la costruzione. Circa cento anni dopo, esso fu acquistato da Eleonora di Toledo, la bellissima moglie di Cosimo I de’ Medici: il palazzo divenne così residenza dei Granduchi di Toscana (prima i Medici e poi gli Asburgo-Lorena), subendo più volte ampliamenti e trasformazioni. Dal 1865, quando Firenze era capitale d’Italia, fu la residenza dei Savoia, che nel 1919 la donarono allo Stato italiano. Oggi è sede di diversi ricchissimi musei.


Il giardino è dietro palazzo Pitti e fa parte del percorso museale. È stato uno dei primissimi esempi di giardino all’italiana, e fu creato nel Cinquecento dall’architetto Tribolo per volere di Cosimo I (e più esattamente, per sua moglie Eleonora). Nei secoli si è ingrandito e trasformato anche piuttosto radicalmente. Visitarlo non significa solo passeggiare fra siepi di bosso, aiuole, boschetti di alberi secolari e fontane; vuol dire anche scoprire affascinanti scorci con vista sulla città, così come angoli nascosti, pensati per incontri segreti d’amore, oppure luoghi che in passato avevano funzioni pratiche, ma che oggi solo pochi ricordano.